arcobalenotitolo

arca

Una cosmogonia cromatica che si scompone nei colori dell’iride come il prisma colpito dal raggio luce.
Un’entropia ricomposta da fasci di luce colorata che seguono la stupenda sequenza degli arcobaleni. Questi sono arcobaleni virtuali creati sugli elementi naturali , armonizzati secondo l’estro e il gusto di un’Artista che nella graphic art fa trionfare la natura, quella viva che freme , la natura naturans , elemento attivo nelle filosofie scientifiche.
Un vortice di onde azzurre defluisce nello stormire del verde di foreste misteriose che si illuminano nel giallo sole delle chiome fino al brunito di un arancio , lichene attaccato alle rocce più aspre che si inteneriscono nel rosa viola di peonie e bunganvillee fino ad un misterioso celestiale indaco violetto.
Un racconto di vita cosmica potente e gentile tra i colori e i fiori che Carla ama, perché simbolo di donna e di messaggi nascosti tra i petali e i colori di queste vere e proprie opere d’arte create da una Madre Natura, generosa e perfetta.
Questa è l’opera più schietta, semplice e più immediata , ma soprattutto la più amata dall’Artista che predilige il vortice centrale innestato al centro dell’opera quale simbolo di alfa ed omega dell’energia vitale, origine di tutto.
Inizio e fine di ogni cosa, questo è un vortice plastico e meno naturale, quasi fantascientifico, per raccontare un’ apocalisse paradisiaca dove la confusione potrà ricomporsi in armonia definitiva e meravigliosa.
Tutto ha origine da un intervento umano, dalla tavolozza di un pittore che inizia a dare i suoi colori, poi avviene l’esplosione della natura e i colori iniziano creare profonde sensazioni emotive e persino olfattive ; profumi e odori si mescolano ai tepori e alle fresche acque marine. Sono onomatopee fisiche incredibili .
Questa è un’opera leggibile anche sotto un profilo spirituale perchè esprime il principio vitale in tutte le direzioni: immanenti , fisiche e metafisiche; forse perché la vera arte sa parlare un linguaggio universale e risuonare in ogni anima, illuminando lo speculum degli occhi di chi smania d’arte.

E m a n u e l a  T o r l o n i a  D o t t o r i n i