Ancora il tema del percorso di vita ampliato in un’altra opera in cui Carla Pitarelli concettualizza con maggiore riflessione simbolica il tema dell’umanità in cammino: un gruppo d’insieme, dove ogni individuo si distingue nel suo essere unico e parte di un tutto.Entropia ed entalpia fisico-estetica. Come nella storia, dove ognuno è uguale all’altro ma unico, soprattutto geneticamente, esclusivo nel valore del percorso individuale che solo apparentemente pare disperso in quello comune .
Bellissimo il grigio incombente, ma non angosciante, che fa da sfondo a quest’opera che regala il tuffo vertiginoso delle opere di un’artista che non rinuncia mai al gusto e alla raffinatezza, anche nella riflessione.
Bellissimo il grigio incombente, ma non angosciante, che fa da sfondo a quest’opera che regala il tuffo vertiginoso delle opere di un’artista che non rinuncia mai al gusto e alla raffinatezza, anche nella riflessione.
Qui i colori sono sostanzialmente il grigio e il giallo sole. Il primo, simbolo della vita confusa e difficile che lascia sospesi, l’altro che avvolge le menti e le anime e indica con chiarezza la direzione verso un obiettivo, un telos greco che significhi il senso dell’esistere.
Non è pittura, non è fotografia, non è neppure videoarte: è tutto questo insieme, l’opera di Carla Pitarelli; è l’estetica di una tradizione italiana che sa mutuare, anche dal barocco, un gusto per la decorazione e la ricchezza di simboli; é l’innovazione di una ricerca contemporanea, dove lo schermo e la fluidità delle immagini viene riconosciuta, anche accademicamente, come l’inevitabile e misteriosa frontiera del nuovo inconscio e del tributo che l’astrazione tecnica deve agli stili e alle decorazioni archetipiche dell’arte.
Emanuela Torlonia Dottorini